Le pratiche partecipative per la tutela della salute e della sicurezza

Da un punto di vista aziendale, è innanzitutto necessario mettere in luce i diversi modelli attraverso i quali, in Europa e nel mondo, i lavoratori hanno avuto la possibilità di essere progressivamente coinvolti nella gestione di questioni inerenti alla sicurezza sul lavoro. A tal proposito, un’analisi per la definizione dei sopracitati modelli è individuabile ne Le pratiche partecipative per la tutela della salute e della sicurezza, S. Ciucciovino e M. Marchiori, Ediesse 2017. La scelta è stata quella di procedere ad un’analisi territoriale europea delle varie forme di rappresentanza lavorativa, distinguendo tra cinque modelli: mitteleuropeo, nordeuropeo, meridionale, orientale e britannico (all’interno del quale vengono catalogati anche USA, Canada e Nuova Zelanda). All’iniziale distinzione geografica, si accompagna una più attenta analisi delle varie forme di rappresentazione, da quella generalista aziendale a quella ad hoc (sindacale e non), passando per l’eventuale presenza di rappresentanze specializzate territoriali, sino alla coesistenza di una rappresentanza datoriale e sindacale. Da tale analisi, si potranno cogliere gli aspetti positivi dei vari modelli, dai quali ricavare best practices organizzative generali.